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Immagine del redattoreMariasole Valentini

Mamma al tempo del Covid19

Una fase di per sé delicata quella che attraversa una mamma e, indirettamente, anche un papà durante il prezioso periodo della gravidanza e del post-partum: la maternità porta la donna ad una nuova rappresentazione di sé sia in termini corporei che psicologici, così come al necessario apprendimento di abilità utili alla gestione del neonascituro, della nuova relazione tra mamma e bambino e degli equilibri nel nucleo familiare che si rinnova nell’accogliere un’altra vita.

Il passaggio al nuovo status è una fase che potrebbe destare una lecita ansia

Essa è dettata dalla normale transizione di ruolo tipica di tale periodo e anche dai cambiamenti nella relazione con il partner; il secondo passaggio relativo al parto è considerato da diversi autori una condizione potenzialmente traumatica, per la donna in gravidanza, determinata da diversi fattori quali il carico emotivo che l’accompagna, lo stress, la paura per il dolore fisico e la preoccupazione per il nascituro.


Una corretta informazione aiuta i genitori ad affrontare meglio questo periodo.



L’AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) e la SIGO (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) hanno predisposto un opuscolo in cui vengono fornite informazioni in merito alla fase della gravidanza e a quella post-partum, con specifiche riguardanti la condizione di negatività o di positività al Coronavirus sia della mamma che del partner; i primi consigli basilari forniti sono quelli delle norme igienico-sanitarie utili alla prevenzione del contagio quali: il lavarsi spesso le mani; il mantenere la distanza sociale di almeno un metro; evitare di toccarsi gli occhi, il naso e la bocca; il mantenimento di norme igieniche adeguate quali l’utilizzo di fazzoletti monouso o in alternativa cercare di starnutire o tossire nella piega del gomito etc. Riguardo la prassi delle visite e degli esami previsti, essi vanno concordati nei tempi e nelle modalità dettati dalle condizioni cliniche personali e dall’epoca di gravidanza in cui è opportuno fare gli accertamenti.



Specifiche indicazioni sono fornite anche per il periodo del post-partum: l’allattamento al seno è consigliato e sostenuto; il personale sanitario provvederà a valutare la specifica condizione nel caso di una mamma positiva e a promuovere la messa in atto di misure di sicurezza per prevenire e controllare l’infezione durante l’allattamento stesso.; per tale ragione è indispensabile l’utilizzo della mascherina da parte della mamma.


Una volta dimessi dall’ospedale è bene prendere in considerazione le normali necessità di una nuova organizzazione familiare, in cui la mamma e il papà sono impegnati a ristabilire nuovi equilibri con nuove tempistiche, soprattutto laddove ci sono altri fratelli o sorelle, sia nella propria famiglia che nelle relazioni con i nonni, i parenti e gli amici.

 

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