Succede qualcosa ad un certo punto della vita di ciascuno: non eravamo pronti? Non avevamo gli “attrezzi” giusti? Non ce lo aspettavamo?
Eppure accade.
Di fronte a qualsiasi esperienza particolarmente prepotente e inattesa, come canne al vento ci si può trovare inizialmente a lasciarsi trasportare; ma il rischio è di rimanere in balia degli eventi, senza essere protagonisti della vita.
Oppure…
Decidere:
che alternativa posso avere? Che strade ci sono a disposizione? Che varchi posso aprire?
Lo sa bene Dora, la protagonista della storia che ho scritto per Edizione Grafikamente, che incarna ogni bambino e ogni bambina, anche quella interiore e appartenente a ciascun adulto: ciò che siamo stati e che a volte ci accompagna e ritorna con affetto nostalgico.
Dora di fronte al ciclone, all’imprevisto, decide di fare qualcosa: si mette in viaggio, non sapendo bene che cosa le spetta ma parte perché mossa da un desiderio, da una stella che porta nel suo cuore: cercare una risposta e, se possibile, riuscire a fare qualcosa per se stessa e per chi ama.
E’ il viaggio di ciascuno.
Imbattersi in un ciclone, fa cambiare il punto di osservazione.
Ad un certo punto, in quel certo punto, succede qualcosa anche dentro di noi, che ci fa desiderare di oltrepassare l’ostacolo, di prendere in mano con consapevolezza la propria vita, il proprio bimbo o la propria bimba interiore e di accompagnarci, con il nostro passato e il nostro presente, le ferite e le fatiche, alla ricerca di un meraviglioso mondo.
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