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  • Immagine del redattoreMariasole Valentini

I diritti dei bambini. 20Novembre: Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

I DIRITTI NATURALI DI BIMBE E BIMBI

1. Il diritto all’ozio, a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti

2. Il diritto a sporcarsi, a giocare con la sabbia, la terra, l’erba, le foglie, l’acqua, i sassi, i rametti

3. Il diritto agli odori, a percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura

4. Il diritto al dialogo, ad ascoltare e poter prendere la parola, interloquire, dialogare

5. Il diritto all’uso delle mani, a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare, incollare, plasmare la creta, legare corde, accendere un fuoco

6. Il diritto ad un buon inizio, a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura

7. Il diritto alla strada, a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade

8. Il diritto al selvaggio, a costruire un rifugio-gioco nei boschetti, ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi

9. Il diritto al silenzio, ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell’acqua

10. Il diritto alle sfumature, a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle

Gianfranco Zavalloni



Il 20 Novembre, Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, rinnova l’attenzione che si deve poter dare ai piccoli e ai grandi, più vicini e più lontani, quelli che abitano le nostre case, quelli che ricordiamo aver conosciuto e che sono già partiti, chi ha un posto speciale nel nostro cuore; ma tale importanza deve poter essere donata anche al bimbo o alla bimba che ha abitato l’infanzia e l’adolescenza di ciascuno, quello che ci rimanda ai ricordi personali, ai vissuti belli o brutti, il bimbo che amava gli zuccherini colorati sulla ciambella, che voleva un abbraccio dal genitore dopo una litigata, che ricercava comunque la sua mamma anche dopo uno schiaffone o quello che pensava che il suo babbo continuasse ad essere un supereroe, nonostante le cinque dita bruciassero ancora.


A quel bimbo, a quella bimba, seme del passato e fiore del futuro, uno sguardo tenero dall’adulto di oggi.


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